Tarvisio: bollette meno care del 30%, abitare a Cave conviene?


di Alessandro Cesare

Nel febbraio 1991 chiudeva la miniera di blenda e galena di Cave del Predil. A distanza di vent'anni, si sta concretizzando tutta una serie di iniziative utili alla rinascita e allo sviluppo della frazione di Tarvisio. Dopo la creazione del Parco Geominerario Internazionale e la messa in sicurezza dell'ex miniera, dopo gli investimenti fatti da alcuni privati per migliorare la ricettività, l'accoglienza e gli impianti sportivi, e dopo l'acquisizione della proprietà del compendio minerario da parte del Comune, un'altra buona notizia è arrivata per tutti i cavesi. La Regione infatti, ha deciso di finanziare la realizzazione della centrale a biomasse che potrà fornire il teleriscaldamento ai 400 residenti della frazione. Un'opera che sorgerà negli spazi dell'ex pozzo Clara grazie ad un investimento di 3,8 milioni di euro, 2,9 dei quali concessi dalla Regione, 900 mila euro dal Comune di Tarvisio. Fondi comunitari derivanti dal bando "Por Fesr 2007/13"-Obiettivo competitività Regionale e Occupazione, Asse 5 'Ecosostenibilità ed efficienza del sistema produttivo'. La nuova centrale a biomasse, che avrà una potenza di 0,98 Mw, bruciando circa 1.200 tonnellate di legna vergine cippata all'anno, consentirà di eliminare le emissioni di anidride carbonica prodotte dagli attuali 400 mila litri di gasolio annui consumati per il riscaldamento dalle abitazioni private del paese. La notizia del finanziamento è stata accolta con entusiasmo dal Commissario straordinario Luciano Baraldo: «E' un vero "bingo" per chi ha scelto di vivere a Cave o di investire sulla ricettività turistica, perché l'impianto, oltre che rendere l'aria pulita, consentirà di risparmiare circa il 30% sulle bollette di riscaldamento delle famiglie e delle attività produttive». Anche se con vent'anni di ritardo rispetto alle promesse fatte, la realizzazione della centrale a biomasse può essere fatta rientrare negli impegni presi dalla Regione dopo la chiusura della miniera, quando fu promessa la metanizzazione del paese per abbattere i costi di permanenza sul territorio. Grande la soddisfazione degli altri due rappresentanti delle istituzioni che sostengono il rilancio di Cave del Predil, il sindaco Renato Carlantoni e il consigliere regionale Franco Baritussio. «Dopo il recente trasferimento delle centraline idroelettriche – afferma Carlantoni – potremo dare ai cittadini di Cave un'altra parte di ciò che gli era stato promesso dopo il 1991, grazie ad un impegno economico importante del Comune di Tarvisio». Per Baritussio questo finanziamento «rappresenta il giusto riconoscimento al lavoro svolto in questi anni dal Commissario e dall'amministrazione comunale nei confronti della comunità di Cave del Predil».