Tolmezzo: a 50 anni dalla morte di Paschini, il religioso che dette ragione a Galilei

di Maura Delle Case.

La sua biografia è ricca tanto da mettere in imbarazzo chi è chiamato a riassumerla per ampi tratti. Ci si conceda di ricordarlo, Pio Paschini, a partire dalle sue “fatiche” piú note: La storia del Friuli, opera scientifica forte di ben tre corposi tomi, e Vita e opera di Galileo Galilei, che tante polemiche suscitò a metà del ‘900 per poi essere pubblicata solo dopo la sua morte, avvenuta esattamente il 14 dicembre di mezzo secolo fa. Cadono dunque oggi i 50 anni dalla scomparsa di quest’illustre storico e sacerdote di origine tolmezzina. Nato il 2 marzo del 1878, Paschini ha attraversato la prima metà del Secolo breve contribuendo con spessore al dibattito non solo interno alla chiesa. Visse a Roma dal 1931, chiamato da papa Pio X alla cattedra di Storia Ecclesiastica della Pontificia Università Lateranense di cui sarà anche magnifico rettore dal 1932 al ’57. La sua Tolmezzo si prepara oggi a ricordarlo, grazie all’iniziativa del circolo Gortani presieduto dall’ex presidente del consiglio regionale, Antonio Martini, che ha già fatto realizzare una targa da affiggere, prossimamente, alla casa natale di Paschini, in piazza XX settembre, mentre per oggi ha previsto in accordo con i padri salesiani che alle 29 sia detta una messa. «Attendiamo di accordarci col Comune per l’affissione della targa – spiega Martini – che sarà posta, avendo avuto l’assenso dei proprietari, sulla casa che fu della famiglia Paschini, all’angolo tra piazza XX settembre e via Del Din». Per volontà del Comune, il 2013 sarà “anno paschiniano”. «Sarà messo a punto – in collaborazione con la Provincia, l’Istituto Pio Paschini del capoluogo e l’omonimo liceo scientifico di Tolmezzo – un programma che si svilupperà attorno ad alcuni eventi, allo scopo di rendere un doveroso omaggio a questo illustre concittadino coinvolgendo studiosi che ci aiuteranno a far conoscere e ad attualizzare un personaggio che si è spesso posto controcorrente rispetto ai dogmi del tempo», fa sapere l’assessore alla cultura del Comune di Tolmezzo, Aurelia Bubisutti. Un personaggio che può ancora dare molto alle nuove generazioni, ma che purtroppo dai ragazzi è conosciuto poco. A loro pensa in particolare il presidente del Gortani ricordando il rigore esemplare che caratterizzava l’uomo Paschini, «il cui motto – ricorda Martini – era: Ne quid falsi dicere audeat (nessuno osi dire il falso)».