Tolmezzo: le scuole superiori non aderiscono ai corsi di matematica della Provincia


Diciotto corsi richiesti nell’anno scolastico 2010-2011 per le classi quinte, 539 studenti coinvolti per un totale di 14 istituti aderenti. E’ l’interesse suscitato dai corsi di matematica di base per l’accesso alle facoltà di Economia, Ingegneria e Scienze matematiche, fisiche e naturali finanziati dalla Provincia e realizzati in collaborazione con l’ateneo friulano. Un investimento di 38 mila 197 euro, il 10,22% rispetto all’anno precedente. Tra gli istituti che aderiscono alla proposta formativa non ci sono, per il secondo anno consecutivo, le scuole superiori di Tolmezzo. Una ripetuta e mancata adesione che oggi è stata palesata dall’assessore alla Cultura e all’istruzione Elena Lizzi durante la riunione della giunta provinciale tra le comunicazioni d’inizio seduta. «Spiace constatare – ha dichiarato l’assessore Elena Lizzi – l’assenza di partecipazione (peraltro non obbligatoria) nei confronti di una valida opportunità formativa per gli studenti che si apprestano ad entrare nella realtà accademica. Corsi che permettono ai ragazzi di accedere alle facoltà di studio con un percorso agevole e propedeutico. Corsi particolarmente apprezzati, già nella prima edizione tant’è che quest’anno il numero degli studenti coinvolti è aumentato del 22%». La mancata partecipazione ai corsi ma soprattutto le motivazioni, saranno tra gli argomenti che l’assessore Lizzi affronterà domani nel corso di un incontro con le scuole dell’Alto Friuli.<br />Nella seduta odierna, la giunta Fontanini ha dato il via libera al programma attuativo del piano regionale di gestione dei rifiuti speciali. «Si tratta di un elaborato – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Enio Decorte – con il quale si completa la stesura della programmazione richiesta dai Piani regionali dei rifiuti sezione rifiuti speciali. Nel caso specifico, il programma che è stato redatto dall’Arpa, fornisce una dettagliata analisi della situazione di queste tipologie di rifiuti (scarti di produzione industriale, lavorazioni agricole e agroindustriali, macchinari deteriorati) con dati e caratteristiche relative alle volumetrie, ai flussi e allo smaltimento». «E’ una mappatura puntuale della situazione – ha aggiunto Decorte ricordando che il contenuto del documento sarà illustrato in un incontro pubblico nelle prossime settimane oltre ad essere sottoposto all’attenzione e delle osservazioni di tutti i soggetti attivi nel comparto – che aiuta a leggere una realtà, valutare le formule per gestirla e monitorare questa attività nel tempo». Non solo. «Dall’analisi possono emergere anche valutazioni sulle opportunità di business che si creano nella gestione dei rifiuti di varie categorie merceologiche».