Tolmezzo: Tribunale, la Regione ricorre alla Consulta per tenerlo aperto

di Tanja Ariis

La Giunta regionale ieri ha deciso di ricorrere alla Corte costituzionale contro la chiusura del tribunale dell’Alto Friuli decisa dal governo. Lo aveva anticipato in mattinata il presidente, Renzo Tondo, all’Assemblea permanente a salvaguardia degli Uffici giudiziari. Il governatore è arrivato mentre l’europarlamentare Debora Serracchiani stava spiegando al pubblico che a Bruxelles ha interessato colleghi di Austria e Slovenia sulla questione. In una campagna elettorale già avviata si scopre così che i due contendenti la vedono allo stesso modo: ci si deve adoperare su tutti i fronti per salvare il tribunale. Per Tondo la decisione del Governo di chiuderlo è sbagliata e «non ci rimane – ha detto – che ricorrere alla Suprema Corte per eccesso di delega e in quanto provvedimento contrario allo Statuto della Regione». Tondo ha spiegato di non sapere se il ricorso produrrà un risultato sicuro. In attesa di saperlo e sperando che l’azione serva almeno a suonare la sveglia a molti parlamentari regionali, è necessario, per salvare il tribunale, ottenere un rinvio della sua chiusura (mancano 10 mesi) da inserire subito nel decreto milleproroghe, unica soluzione per dar modo ad un nuovo Parlamento di invertire la marcia. Il presidente del tribunale, Antonio Cumin, ha sottolineato come vadano prorogati però anche i termini per le domande relative alle piante organiche, se no il rischio è difendere un tribunale ormai svuotato di magistrati e personale, trasferiti altrove. La politica deve muoversi in fretta. Un emendamento alla legge di stabilità ha da poco chiesto una proroga per soli 5 tribunali dei 6 tribunali di cui si era dibattuto, con i responsabili del settore giustizia di Pdl, Pd e Udc, all’incontro di Chiavari: a mancare era proprio quello di Tolmezzo. L’emendamento poi è stato dichiarato inammissibile, ma l’omissione brucia. L’onorevole Ivano Strizzolo ha anticipato che alla Camera sta per andare in discussione più di una mozione sul tribunale e l’impegno è volto ad ottenere uno slittamento dei termini complessivi. Il problema semmai si pone al Senato. Il procuratore della repubblica Giancarlo Buonocore ha lanciato un appello alla politica, a cui si è unito anche il presidente dell’Ordine degli avvocati, Barbara Comparetti. La direttrice della casa circondariale, Silvia Della Branca, ha ricordato come l’insediamento del supercarcere sia stato per la Carnia una violenza presentata come un prezzo da pagare per il mantenimento del tribunale ed ora i patti vanno rispettati. Il carcere ospita anche 320 detenuti e nella sezione 41 bis ci sono una ventina di criminali di grossissimo spessore. Il rischio di infiltrazioni mafiose c’è. Per Della Branca è inconcepibile che lo Stato decida di non controllare più la sua porta verso Oriente. «Oggi – ammette – i rapporti con la Procura sono pressoché quotidiani sarà un problema averla lontana». Intanto la raccolta firme è alle sue battute finali. Amara curiosità: i Comuni di Rigolato e Venzone rendono moduli senza firme e quelli di Resiutta e Tarvisio hanno comunicato che non sono state raccolte firme.