Trieste: il 23 novembre il consiglio si esprime su Sappada Friulana


Mentre su FB continuano a fiorire i gruppi d'appoggio perchè Sappada diventi Friulana (e ve ne segnalo uno http://www.facebook.com/group.php?gid=51863043034 )

 

la notizia di oggi è che Martedi' 23 novembre in Consiglio Regionale, dopo interrogazioni e interpellanze dei consiglieri,  l'aula dovra' esprimere un voto da trasmettere alle Camere e al Governo nazionale su due argomenti: la richiesta al Parlamento di legiferare in merito al distacco del comune di Sappada dalla Regione Veneto e la sua aggregazione al Friuli Venezia Giulia; l'obbligo di segnalazione dei clandestini da parte dei servizi sanitari. I lavori proseguiranno con l'esame della proposta di legge sulle circoscrizioni di decentramento comunale, con due votazioni (tre componenti del Comitato regionale per la valorizzazione dei dialetti di origine veneta e tre componenti del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico di Duino-Ts) e si concluderanno con una mozione sull'insostenibilita' da parte della Regione a concorrere agli obiettivi della finanza pubblica per il 2011.
 


 

5 Risposte a “Trieste: il 23 novembre il consiglio si esprime su Sappada Friulana”

  1. aggiornamento del 23/11/2010

    Con 45 sì e un solo astenuto (Roberto Marin, Pdl) il Consiglio regionale chiede al Parlamento e al Governo nazionale di legiferare prontamente sul distacco di Sappada dal Veneto e il suo passaggio al FVG.

    In precedenza, durante il dibattito, il consigliere del PD Enzo Marsilio aveva sottolineato come i numeri e la vita quotidiana confermino il legame di Sappada con la Carnia. Se Roberto Asquini (Gruppo Misto), Antonio Pedicini e Piero Camber (entrambi del Pdl) avevano dichiarato il voto favorevole a questa mozione, per Mauro Travanut (PD) il problema sarà il governatore leghista del Veneto Luca Zaia. Per Alessandro Corazza (Idv) la Lega Nord parla di autonomia dei popoli, ma quando si tratta di declinarlo nella realtà, il progetto federale non viene portato avanti.

    Stefano Pustetto (SA-SEL) ha rimarcato la decisione praticamente unanime di Sappada di unirsi alla nostra regione e questa volontà, per Luigi Ferone (Part. Pens) e Sergio Lupieri (PD) va rispettata. Ed è per noi motivo di orgoglio, ha aggiunto Maurizio Bucci (Pdl).

    Roberto Marin (Pdl), invece, ha motivato il suo voto di astensione con la situazione del comparto turistico (in difficoltà a causa dei forti tagli operati in tre anni) anche in relazione alle aspettative che la comunità di Sappada ha proprio su questo punto.

  2. aggiornamento del 23/11/2010

     ''Non consentiremo che Sappada se ne vada in Friuli'', perche' altrimenti ''scoppierebbe una guerra tra poveri''. Lo ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, commentando il dibattito che sull'argomento e' in programma oggi in consiglio regionale a Trieste. Per Zaia ''la soluzine dei problemi di confine passa per il federalismo e la maggiore autonomia''. Zaia, conversando con i giornalisti a margine della seduta della giunta, ha svelato di aver parlato nei giorni scorsi con il sidnaco di Sappada, che si trova al confine tra il Cadore ed il friuli, e di aver riscontrato che''anche lui non ha nessuna intenzione di lasciare il Veneto''. Quanto alla posizione della Lega del Friuli Venezia giulia, che piu' di ogni altro partito sta operando per portare la cittadina turistica del Bellunese in Friuli, Zaia ha detto di comprendere le ''ragioni storiche'' che supportano la battaglia del Carroccio friulano ed ha precisato che ''di fatto non c'e' nessun conflitto tra le due Leghe, ma una posizione diversa che sublima la democrazia''.

  3. aggiornamento del 23/11/2010

     ''Non consentiremo che Sappada se ne vada in Friuli'', perche' altrimenti ''scoppierebbe una guerra tra poveri''. Lo ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, commentando il dibattito che sull'argomento e' in programma oggi in consiglio regionale a Trieste. Per Zaia ''la soluzine dei problemi di confine passa per il federalismo e la maggiore autonomia''. Zaia, conversando con i giornalisti a margine della seduta della giunta, ha svelato di aver parlato nei giorni scorsi con il sidnaco di Sappada, che si trova al confine tra il Cadore ed il friuli, e di aver riscontrato che''anche lui non ha nessuna intenzione di lasciare il Veneto''. Quanto alla posizione della Lega del Friuli Venezia giulia, che piu' di ogni altro partito sta operando per portare la cittadina turistica del Bellunese in Friuli, Zaia ha detto di comprendere le ''ragioni storiche'' che supportano la battaglia del Carroccio friulano ed ha precisato che ''di fatto non c'e' nessun conflitto tra le due Leghe, ma una posizione diversa che sublima la democrazia''.

  4. aggiornamento del 23/11/2010

     ''Non consentiremo che Sappada se ne vada in Friuli'', perche' altrimenti ''scoppierebbe una guerra tra poveri''. Lo ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, commentando il dibattito che sull'argomento e' in programma oggi in consiglio regionale a Trieste. Per Zaia ''la soluzine dei problemi di confine passa per il federalismo e la maggiore autonomia''. Zaia, conversando con i giornalisti a margine della seduta della giunta, ha svelato di aver parlato nei giorni scorsi con il sidnaco di Sappada, che si trova al confine tra il Cadore ed il friuli, e di aver riscontrato che''anche lui non ha nessuna intenzione di lasciare il Veneto''. Quanto alla posizione della Lega del Friuli Venezia giulia, che piu' di ogni altro partito sta operando per portare la cittadina turistica del Bellunese in Friuli, Zaia ha detto di comprendere le ''ragioni storiche'' che supportano la battaglia del Carroccio friulano ed ha precisato che ''di fatto non c'e' nessun conflitto tra le due Leghe, ma una posizione diversa che sublima la democrazia''.

  5. aggiornamento del 24/11/2010

    «In Veneto siamo trascurati, i più lontani da Venezia, non solo geograficamente. In Friuli Venezia Giulia sarebbe diverso»: Lo ha affermato Danilo Quinz, esponente del Comitato per Sappada. Commentando l’approvazione della mozione favorevole al passaggio della località montana dal Veneto da parte del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Quinz si è detto «molto soddisfatto». «È un passo importante – ha proseguito -. La nostra volontà di passaggio è dettata da ragioni storiche e identitarie, non economiche. Siamo andati avanti finora da soli e continueremmo a farlo. Siamo convinti – ha aggiunto – che se entrassimo in Friuli Venezia Giulia godremmo di una considerazione diversa rispetto a oggi». Riguardo all’opinione negativa espressa dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il segretario del Comitato, Alessandro Mauro, ha ricordato che «nella passata legislatura la Lega Nord ha rischiato di far cadere il governo Galan sul voto per il passaggio di Lamon dal Veneto al Trentino Alto Adige. Non credo – ha concluso – che la Lega, che ha sostenuto il principio di autodeterminazione dei popoli, oggi cambierà idea».

    «Il Consiglio regionale, approvando la mozione di appoggio al passaggio dal Veneto del comune di Sappada, ha ripristinato una giustizia storica». Questo il commento di Pietro Fontanini, segretario nazionale della Lega Nord del Friuli Venezia Giulia. Secondo Fontanini «Sappada faceva già parte del Friuli, e vanta tuttora legami fortissimi con la nostra terra. Non a caso, appartiene alla diocesi di Udine, e non di Belluno. Non ci sono motivazioni legate a privilegi o aspetti fiscali, ma semplicemente una legittima aspirazione all’autodeterminazione dei popoli. Ringrazio il Consiglio regionale che ha licenziato il provvedimento quasi all’unanimità, e la Provincia di Belluno che ha rispettato e assecondato le legittime richieste dei cittadini».
    E Sappada al Fvg sarà un’occasione di rilancio. Ne è convinto il senatore Ferruccio Saro che pur con gli interrogativi aperti sui tempi romani, ritorna a chiedere il rispetto della volontà popolare. «I sappadini, da sempre, e per ragioni storiche, hanno fortissimi legami etnici, linguistici e culturali con Sauris e Timau – precisa Saro –. E l’annessione di Sappada favorirebbe lo sviluppo della Carnia che sta sempre più vivendo notevoli disagi, soprattutto in termini di turismo».

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