Udine: a IdeaNatale appello di ostetriche e donatrici di sangue del cordone ombelicale

Donare il sangue del cordone ombelicale: un regalo decisamente originale e valido tutto l’anno quello proposto dal mondo del no profit. Che, non a caso, ha scelto di essere a sua volta presente a “IdeaNatale”, la kermesse inaugurata all’ente fieristico venerdì e di scena fino a domani. E che in regione, da un anno all’altro, ha registrato il raddoppio delle donazioni: 513 nei primi undici mesi del 2010, contro le 261 del 2009
«Merito di una rete ben strutturata – afferma Bianca Maria Aveni, presidente sezione Adisco Fvg – e composta da volontarie Adisco, ostetriche, medici, personale sanitario e volontari della Protezione civile che, dal gennaio 2009, si occupano del trasporto delle sacche di sangue dai punti nascita regionali alla banca cordonale di Padova». Sono proprio loro, le ostetriche del collegio interprovinciale di Udine e Pordenone e le volontarie dell’Associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale Fvg, insieme a “Idea solidale”, a divulgare la cultura del dono del sangue placentare allo stand 12/4, padiglione 2, corsia E. Un importante gesto di solidarietà, attraverso il quale le future mamme possono offrire una speranza di guarigione a pazienti affetti da leucemia e linfomi, patologie che possono essere trattate con il trapianto delle cellule staminali contenute nel cordone ombelicale. Cellule paragonibili a quelle del midollo osseo che, infuse nell’organismo malato, consentono di produrre sangue sano.<br />
«Le ostetriche – afferma Antonella Toninato, presidente del collegio interprovinciale di Udine e Pordenone –, oltre a essere le figure di riferimento nel periodo della gravidanza, parto e puerperio, nel caso specifico della donazione del sangue del cordone ombelicale, sono gli operatori sanitari, adeguatamente formati, che prelevano e valutano la quantità di materiale e quindi avviano l’iter per la consegna alla banca di conservazione. Il sangue cordonale valutato come idoneo dal centro di raccolta sulla base dei protocolli concordati – continua –, verrà così crioconservato per utilizzi terapeutici o per la ricerca. Maggiori saranno le donazioni e più sarà alta la possibilità di trovare compatibilità in caso di bisogno». Da qui, l’appello rivolto a tutti i futuri genitori. «Un gesto che non costa nulla – ricorda Toninato –, non comporta rischi per la mamma e per il neonato e impedisce di gettare via un patrimonio di speranze».