Udine: Anonymous colpisce in Friuli, trafugato documento per una manifestazione a Tolmezzo

Hanno pescato negli archivi on-line della polizia, hanno selezionato qualcosa come 3 mila 500 file e li hanno pubblicati su internet. Alla mercè di tutti. E in barba alla privacy di centinaia di agenti e alla segretezza di non poche e delicate indagini. L’ultimo “assalto” di Anonymous Italia risale alla notte scorsa e, questa volta, a tremare è anche il Friuli. Perchè tra i database finiti nel mirino dei cyberattivisti c’è pure quello della Questura di Udine.

Server “bucati”. Due le possibili porte d’ingresso degli hacker: il sito www.poliziadistato.it. o il portale riservato Doppia Vela. Sfruttando la vulnerabilità dell’uno o dell’altro sistema, Anonymous è riuscito ad accedere anche ad alcune caselle di posta elettronica, a “saccheggiare” una mole enorme di documenti e comunicazioni private (1,3 Gb) e a squadernarli sul web.

E, per l’esattezza, sullo stesso blog del movimento italiano e sul sito internazionale di area “anonima” Paranoia, alla voce “operazione AntiSec”, che in gergo si riferisce appunto alle azioni rivolte contro forze dell’ordine, intelligence e security. «Il livello di sicurezza dei vostri sistemi – si legge sul blog – è davvero scadente, e noi ne approfittiamo per prenderci la nostra vendetta».

I segreti della polizia. Nella marea di “leaks”, cioè di dati trafugati, compaiono sia documenti di routine, sia materiale coperto da segreto. Ma anche informazioni “sensibili” relative ad agenti e dirigenti: stipendi, permessi, scambi di mail, attività sotto copertura, spostamenti e trasferimenti di detenuti.

 

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