Udine: da ricercatori friulani la mappa del Dna del pesco

La rivoluzione genomica nella frutticoltura continua e, ancora, con un decisivo contributo italiano e in particolare friulano. Grazie al lavoro svolto da ricercatori europei e Usa, è stata ottenuta la prima versione della sequenza genomica del pesco.
In particolare, le sequenze – circa 3 milioni – sono state ottenute dai ricercatori dell’ateneo di Udine nei laboratori dell’Istituto di genomica applicata (Iga) del Parco scientifico e tecnologico Danieli di Udine  in collaborazione con i ricercatori del Joint genome institute (Jci) di Walnut Creek in California. Le sequenze sono ora depositate al National centre for biotechnology information (Ncbi) di Bethesda (Usa) e disponibili per i ricercatori di tutto il mondo attraverso i portali web di Iga e Jci.
Una volta portata a termine la mappatura del genoma, sarà possibile migliorare le rese in peschicoltura, la resistenza alle malattie e la produttività delle piante e il miglioramento organolettico dei frutti, offrendo nuove, grandi opportunità al settore.
La pubblicazione della sequenza del genoma del pesco è stata resa nota dal Centro di Ricerca per la Frutticoltura di Roma (Cra) che coordina per l’Italia l’iniziativa di ricerca internazionale International peach genome iniziative (Ipgi), cui partecipano ricercatori italiani, Usa, spagnoli e cileni.
«L’eccellenza mondiale della biotecnologia vegetale dell’università di Udine – afferma con soddisfazione il rettore Cristiana Compagno – è oggi ulteriormente confermata. Tre anni fa i nostri ricercatori sono stati i protagonisti mondiali nel sequenziamento del Dna della vite. L’odierno ulteriore progresso scientifico nel sequenziamento del pesco potrà portare ancora importanti opportunità di sviluppo nel settore agrario, con grandissimi vantaggi di qualità alimentare ed economici per l’intero sistema».
Tra gli enormi vantaggi che si otterranno una volta completata la mappatura del genoma del pesco, anche «la possibilità – sottolinea Michele Morgante, ordinario di genetica del Dipartimento di scienze agrarie e ambientali dell’ateneo di Udine e direttore scientifico dell’Iga – di selezionare le varietà più adatte per ogni microclima e tipologia di territorio, ottenendo varietà di pesche per le quali, al momento, gli agricoltori italiani pagano sostanziosi diritti a Paesi esteri».
Inoltre, nuovi orizzonti si aprono anche per le specie affini al pesco. L’attività italiana, infatti, è indirizzata anche alla valutazione della biodiversità all’interno della specie, attività di fondamentale importanza per la caratterizzazione, la valutazione e la successiva utilizzazione della variabilità presente nel vasto patrimonio frutticolo del nostro Paese.

2 Risposte a “Udine: da ricercatori friulani la mappa del Dna del pesco”

  1. Gentile Aldo Rossi,
    Le scrivo per segnalare un'inesatteza nel post sul suo blog.
    L'iniziativa Italiana all'IPGI (progetto DRUPOMICS) è coordinata dal CRA – Centro di Ricerca per la Frutticoltura di Roma e non dal Centro di Ricerca per la Genomica e post Genomica che partecipa all'inziativa come Unità Operativa nel progetto DRUPOMICS.

    L'inesattezza riportata era stata diramata in un primo momento dall'E magazine dell'Università di Udine e subito corretta dopo un mio tempestivo intervento.

    Vi pregherei quindi di correggere il vostro post. Per eventuali approfondimenti si puo consultare il comunicato stampa diramato dal CRA
    sul sito http://www.entecra.it.

    Il coordinatore del progetto DRUPOMICS
    Dott. Ignazio Verde

  2. Grazie per la segnalazione dott. Verde: abbiamo già corretto il post sperando che così sia corretto.

    Buona Pasqua
    blogdialdorossi team

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