Udine: il Consiglio ignora la discussione sull’interramento, il Comitato Friuli rurale chiederà i danni


dal MV di oggi

Il Comitato per la vita del Friuli rurale «dichiara guerra» al Consiglio regionale. L’organismo che, sotto il presidente Aldevis Tibaldi, chiede l’interramento dell’elettrodotto Terna Redipuglia-Udine ovest, mette in mora il Consiglio regionale. Stanco di vedere ignorato in Aula l’argomento, Tibaldi ha inviato al presidente Maurizio Franz e ai suoi consiglieri, nonché ai comuni interessati, una nota in cui minaccia la richiesta di eventuali danni per il ritardo della discussione e per gli effetti di un’eventuale linea aerea. «Faremo anche una mozione che interesserà la comunità europea – spiega Tibaldi – perché il Consiglio avrebbe dovuto parlare dell’interramento il 28 giugno scorso  Il nostro timore è che ora si affronti l’argomento ad ottobre e magari nel frattempo potrebbe esserci un black out che giustifichi l’emergenza. Allo stesso modo il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo potrebbe cedere alle richieste di Terna, visto che la Regione continua a non esprimersi». Tibaldi ricorda che Udc, Lega e Pd si sono già dimostrati in favore dell’interramento, «più sicuro, più sostenibile dal punto di vista ambientale e compatibile con il paesaggio». Nonostante ciò, secondo il comitato, l’argomento è volutamente ignorato nelle sedute. «Ancora una volta la Regione – continua – deroga dalle sue funzioni di indirizzo per accucciarsi dietro agli interessi altrui, del tutto estranei al territorio e alle manifeste sensibilità della popolazione. Far scivolare il dibattito alle calende greche vuol dire sciupare una occasione per affermare la autonomia e la specialità del Friuli Venezia Giulia su di un argomento così strategico e vitale per la nostra economia e non solo».