Udine: palazzo Belgrado l’Istitut ladin furlan presenta il nuovo archivio di pre Placereani

Quella di mercoledì 6 maggio (con incontro in programma alle 17.30, a Udine, nella sala consiliare della Provincia a palazzo Belgrado) non è certamente una data scelta a caso dall’Istitût ladin furlan “pre Checo Placerean” per presentare la nuova versione trilingue (friulano, italiano, inglese) del sito internet dell’associazione www.istitutladinfurlan.it.
Il ricordo del terremoto del 1976 è infatti strettamente legato a quello di pre Checo Placerean (don Francesco Placereani) che allora ammoniva: «Il Friûl al à di jessî fûr dal taramot cul cjâf (il Friuli deve uscire dal terremoto con la testa)». Una metafora la sua per affermare la necessità di un risollevamento anche culturale della nostra regione, a partire dall’istituzione dell’Università friulana e dalla valorizzazione del patrimonio linguistico e storico del Friuli.
«Don Placereani si è speso moltissimo per la sua terra e ci ha lasciato una preziosa eredità culturale, a cominciare dalla traduzione della Bibbia in friulano, incominciata nel 1958 e portata a termine grazie al lavoro di don Bellina», spiega William Cisilino, presidente dell’Istitût ladin furlan.
Trascinatore di folle, anticonformista, ma anche acuto intellettuale (aveva, infatti, due lauree), pre Checo è stato una delle colonne portanti dell’autonomismo friulano. Fra l’altro, fu tra i fondatori del periodico Int furlane e del Movimento Friuli oltre che ispiratore della Mozione del Clero per lo sviluppo sociale del Friuli, negli anni subito dopo il sisma.
«Nel nuovo sito dell’associazione – spiega ancora Cisilino – abbiamo messo a disposizione un archivio informatico dedicato alla vita e alle opere di pre Checo Placerean, che vuole essere un omaggio alla sua memoria e una fonte di documentazione non solo sulla sua figura ma, più in generale, sulla storia recente del Friuli. Perché, come diceva giustamente pre Checo, “la storia recente è la causa principale della nostra vita civile e religiosa attuale. Non si possono risolvere i problemi del Friuli di oggi senza conoscere queste cause“».
Il sito, che con una veste grafica accattivante offre anche molte informazioni sulle attività svolte dall’associazione, verrà presentato domani attraverso gli interventi di Pietro Fontanini, presidente della Provincia di Udine (che ha sostenuto l’iniziativa), William Cisilino, presidente dell’Istitût ladin furlan, Lorenzo Zanon, presidente dell’Arlef, e Arnaldo Baracetti, esponente del Comitato per l’autonomia del Friuli.