Udine: Paola Casarsa muore in incidente in California

Dal sito www.gazzettino.it

Paola casarsaLa vacanza in California, ospite di una delle amiche più care. Le intense giornate a visitare San Francisco e dintorni. E poi la tragedia. Paola Casarsa, udinese, broker e istruttrice di spinning, aveva 32 anni Ha perso la vita in un incidente automobilistico : il Suv su cui viaggiava nel sedile posteriore è stato tamponato da un automobilista che si era messo alla guida ubriaco. Per la giovane friulana non c’è stato scampo. L’urto è stato violento. L’amica Beatrice Meredo e il marito, che erano nei sedili anteriori, assicurati alle cinture, hanno riportato solo contusioni e qualche escoriazione. Paola Casarsa è stata invece sbalzata dall’auto ed è finita contro una parete rocciosa.<br />

Accanto a lei c’era un’altra friulana, Silvia Meredo, sorella di Beatrice, rimasta ferita in modo non grave. L’incidente è avvenuto alle 8 di ieri mattina, ora italiana. A San Francisco erano le 23. I quattro amici rientravano da una festa e il clima era festoso.

Del caso si sta occupando il consolato di San Francisco, dal quale la famiglia avrà assistenza sia per far chiarezza su cause e responsabilità dell’incidente sia per l’iter burocratico legato al rimpatrio della salma.

Paola sarebbe rientrata a Udine il 16 agosto e avrebbe ricominciato le sue attività e le sue frequentazioni: il lavoro alla Finabro Insurance broker di via Vittorio Veneto, dove era responsabile delle attività di intermediazione, gli allenamenti alla palestra Palagym di via Martignacco, le coccole alla nipotina e quella mano sempre tesa ai tanti amici che le volevano bene

Una risposta a “Udine: Paola Casarsa muore in incidente in California”

  1. Aggiornamento del 12/08/2009

    «Era stata una domenica di sole bellissima e stavamo rientrando da una festa. Andavamo lenti, lungo la strada principale che costeggia il mare. Quando, tutt’a un tratto, abbiamo sentito un botto pauroso. Non abbiamo neanche avuto il tempo di realizzare quello che stava succedendo: la macchina ha cominciato a sbandare a destra e a sinistra. E alla fine, quando si è bloccata, dentro ci siamo ritrovati soltanto in tre: Paola era stata sbalzata fuori».

    É il tragico racconto con il quale l’udinese Beatrice Meredo, 39 anni, da poco più di uno residente a San Francisco con il marito Philippe Berton, 43 anni, di Pittsburgh, ricostruisce gli istanti dell’incidente nel quale, verso le 18.30 di domenica (le 3.30 di lunedì in Italia), lungo la Pacific coast highway, a poche miglia a sud di San Francisco, Paola Casarsa, 32 anni, broker assicurativo di Udine, ha perso la vita. Nella loro auto, un Suv guidato da Berton, c’era anche Silvia, 33 anni, sorella di Beatrice, pure lei in vacanza in California. Era seduta accanto a Paola, nei sedili posteriori. E lì è rimasta, anche dopo il tamponamento da parte di un conducente positivo all’alcoltest, fino a quando, pochi minuti dopo, non sono arrivati i soccorritori e hanno aiutato lei e i due coniugi a uscire dall’abitacolo. Tutti illesi: storiditi e un po’ ammaccati (Silvia, in particolare, ha riportato una frattura a un polso e una ferita alla testa), ma vivi. Il corpo di Paola, invece, si trovava sull’asfalto, in mezzo alla strada, in quel tratto di collinetta che da Half Moon Bay porta a Pacifica.

    «Non ci siamo resi conto di niente – continua Beatrice, raggiunta telefonicamente nella sua casa californiana –. É stato terribile: quel colpo, improvviso e violentissimo, le giravolte dell’auto e infine lo choc di non trovare più Paola e di scoprire che l’urto l’aveva scaraventata fuori dall’abitacolo. Non sappiamo come possa essere successo. E non so neppure quale sia stata l’auto che ci ha tamponati. So solo che al volante c’era un uomo ubriaco: la Polizia gli ha fatto l’alcoltest e il tasso è risultato tre volte superiore al consentito. Lo hanno arrestato. Ma questo non ci restituirà Paola». Beatrice parla a voce bassa. É sconvolta e, dopo una notte praticamente insonne, non riesce ancora a mettere perfettamente a fuoco quanto successo. «Caricati sull’ambulanza – continua –, siamo stati trasportati tutti e quattro al General Hospital di San Francisco. Paola era incosciente ma ancora viva: l’hanno intubata e ricoverata in Terapia intensiva, ma dopo qualche ora ci hanno comunicato che non ce l’aveva fatta. Alle tre e mezza siamo tornati a casa». Sua ospite da una settimana, Paola avrebbe terminato la vacanza sabato. Silvia, arrivata una settimana dopo, si sarebbe fermata invece fino alla fine del mese. Lunedì, cioè il giorno dopo l’incidente, Beatrice aveva programmato per tutti una gita di tre giorni nella zona di Mendocino, dove si trova la casa usata per le riprese della “Signora in giallo”. Il destino, atroce, ha voluto che le cose andassero diversamente.

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