Val Pesarina: morto a Venezia Nino Memo, il pittore del “Diario carnico” che si rifugiava a Sostasio

dal MV di oggi

Della Carnia si era innamorato durante una visita, compiuta quando, con la patente dell’artista in tasca, girovagava da una parte all’altra del mondo. E alla Carnia, da quel momento, era rimasto indissolubilmente legato non soltanto con il cuore e con la testa, ma anche attraverso la vecchia casa che aveva deciso di acquistare a Sostasio, in val Pesarina. Ecco perchè, da Venezia, dove il pittore Nino Memo era nato e abitava, la notizia della sua scomparsa ha in breve raggiunto le montagne friulane, portando grande dolore alle tante persone che, anche qui, lo conoscevano e apprezzavano. Colpito da un cancro dal decorso rapidissimo, Memo si è spento il 4 novembre scorso, all’età di 70 anni. Un lutto ancor più sentito, in Carnia, se si pensa che la bisnonna materna, una Agostinis, proveniva proprio da Sostasio. Era stato proprio nella casa comperata in Friuli che Memo aveva trovato quel pacchetto di vecchie lettere di un emigrante carnico, dalle quali aveva tratto spunto, per realizzare 140 opere dedicate, appunto, alla sua terra adottiva. Di quei lavori, 70 erano stati scelti per formare la mostra “Viaggio nella memoria – Opere dal 1994 al 1998”, esposta prima a Venezia, poi a Tolmezzo e, infine, in Germania. Una rassegna capace di gettare una luce sul suo periodo artistico carnico e seguita dalla stesura di un volume, denominato “Diario carnico” e realizzato in tre lingue