Carnia: «Un commissario è meglio di chi ci ha rovinato», parla Comitato aiuto soci Coopca

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Tutto il consiglio di amministrazione di Coop Carnica dovrebbe fare un passo indietro. E’ la richiesta che giunge dal Comitato aiuto soci Coopca (presente con una pagina anche su Facebook) che si è costituito per tutelare i risparmiatori che hanno aderito al prestito sociale dell’azienda (poco meno di 3 mila). «Proseguire – si legge in una nota – mantenendo cinque membri del consiglio di amministrazione che ha portato alla catastrofe, vigilati da rappresentanti di interessi legati agli stessi, appare rischioso e rispondente a una logica di preservazione delle responsabilità che invece devono essere fatte valere». Per il comitato sarebbe più opportuno la gestione «a esperti responsabili altrimenti la vicenda assumerà dimensioni ancora più preoccupanti, investendo tutto il sistema del risparmio con conseguenze imprevedibili e difficilmente governabili a livello nazionale». Da qui la richiesta di un intervento al ministro del Lavoro Giuliano Poletti che proviene dal mondo della cooperazione essendo stato presidente di Legacoop nazionale. Non mandano le critiche nei confronti della Regione. Secondo il comitato «la revisione straordinaria, disposta solo dopo l’esplosione del caso di Coop operaie, non ci appare tempestiva anche alla luce della visita della presidente Serracchiani al centro di distribuzione di Amaro nello scorso mese di agosto, trovato incredibilmente vuoto secondo quanto riferito dalla stessa Serracchiani durante l’assemblea del 28 novembre scorso a Tolmezzo. La nomina di un commissario – continua il comitato – costituirebbe un atto formale di assunzione di responsabilità politica della giunta al governo e potrebbe contribuire a rasserenare gli animi, pur costituendo certamente un grosso rischio per la giunta stessa che, in caso di fallimento dell’operazione di salvataggio, dovrebbe trarre le inevitabili conclusioni».