Corno di Rosazzo: la fiera dei vini di Corno rinsalda il legame tra produzioni e territorio

 

Iniziative come la quarantatreesima Fiera dei Vini di Corno di Rosazzo hanno il senso di rafforzare il legame tra produzioni e territorio, cementando l’alleanza tra produttori, istituzioni locali, associazioni per promuovere il territorio nel suo complesso e la qualità che sa esprimere.  Il concetto è stato espresso dall’assessore regionale Roberto Molinaro in occasione della conferenza stampa di presentazione della prossima edizione della Fiera dei Vini, in programma da venerdì 11 a martedì 15 maggio, nel segno del “Tipicamente friulano”, inteso come marchio per presentare e valorizzare in Italia e all’estero tutti i prodotti tipici che caratterizzano il Friuli Venezia Giulia. Alla presentazione, nella barchessa di Villa Cabassi, sono intervenuti il sindaco di Corno Loris Basso, che ha annunciato la ristrutturazione della storica dimora per farne tra l’altro l’enoteca dei Colli Orientali del Friuli, l’assessore Giuseppe Longato, il presidente della Fiera dei Vini, l’enotecnico Ariedo Gigante, il vicepresidente della provincia di Udine Daniele Macorig, il vicedirettore regionale della direzione Risorse rurali Francesco Miniussi.
Intenso il programma della cinque giorni della Fiera, con degustazioni, dimostrazioni gastronomiche, aste di beneficenza, musica, elezione della miss, clown e magia. Il tutto sotto lo slogan “fare festa ma non alle spese dell’ambiente”, non solo per il sapiente utilizzo di materiali biodegradabili o riutilizzabili, ma soprattutto in quanto Corno di Rosazzo è il primo comune della regione ad aderire al progetto etico, lanciato da un’insegna portoghese che opera anche nel vicino Veneto, per il riciclaggio dei tappi di sughero, destinati ad essere reimpiegati in bioedilizia o nell’oggettistica di design. Protagonista assoluto della Fiera il “Blanc di Cuar”, il banco di Corno, un uvaggio a prevalenza friulano (al 90 per cento), con ribolla gialla e pinot bianco, progetto fortemente voluto dai vignaioli locali.
Insomma, una manifestazione che, come ha sottolineato l’assessore Molinaro, presenta una serie di caratteristiche che vanno ben oltre l’agricoltura. Qui anno dopo anno c’è sempre qualcosa di nuovo, ha detto, evidenziando come alla continuità della tradizione si coniughi la capacità di innovare, puntando sempre ad una maggiore qualità, nell’offerta e nell’accoglienza. Positivo per Molinaro anche il dato della forte presenza dei giovani in questa fiera: giovani i vignaioli che hanno ideato il “Blanc di Cuar”, giovani gli studenti dell’istituto Stringher di Udine e giovani gli chef di Corno, che proporranno dimostrazioni gastronomiche da non mancare