di Beniamino Pagliaro
Prima all’assessore al Turismo Luca Ciriani, poi al presidente della Regione Renzo Tondo, infine all’assessore all’Agricoltura Claudio Violino. I “bianchi” del Friuli Venezia Giulia, i vignaioli riuniti nel marchio «Superwhites» scrivono lettere, chiedono attenzione e incontri, ma dalla Regione non arriva alcuna risposta. E così i produttori, carte alla mano, rendono pubblica la loro protesta.
Con dieci anni di storia alle spalle e più di 50 eventi in tutto il mondo (da Roma a New York, da Edimburgo a Singapore) il brand «Superwhites», trasversale a tutte le Doc regionali, è a rischio a causa del taglio del finanziamento che la Regione solitamente investe nel progetto La comunicazione dello stop al contributo è dello scorso 17 giugno: da quella data l’associazione SlowFood Friuli Venezia Giulia, che è il garante e comunicatore dell’iniziativa, non è riuscita a incontrare alcun esponente della giunta. La prima lettera, del 15 luglio, è stata indirizzata a Ciriani: nessuna risposta. La seconda, destinatario Tondo, è partita da Cormòns il 28 luglio. La terza e ultima, diretta a Violino, è del 10 agosto. Il segretario di SlowFood regionale Emilio Savonitto si dice «preoccupato di questa indifferenza» e a Violino chiede chiaro e tondo: è intenzionale l’abbandono di questo decennale investimento? Nel bilancio di Superwhites, i vignaioli selezionati e invitati da SlowFood si fanno carico di una buona parte dei costi di tali eventi promozionali (circa il 50%), mentre la Regione da 10 anni partecipa a una sostanziosa parte dei costi (40%) e alcuni sponsor enogastronomici hanno chiuso il cerchio.<