Gemona: Friulana la sedia ergonomica del futuro

Piero Cargnelutti sul Gazzettino di oggi
Viene da Gemona la sedia ergonomica del futuro, che sarà presentata durante la prossima settimana a "Artigianato in Fiera" di Milano. Il brevetto nasce dall’idea di Gabriele Venier, informatico di 28 anni attivo nel campo della Information Visualisation, che lo ha inventato quasi per caso, per venire incontro alle sue esigenze lavorative che gli impongono lunghe ore seduto davanti al pc: «Da tempo mi lamentavo – spiega Gabriele Venier – dei dolori posturali causati dal trascorrere molte ore seduto davanti allo schermo del computer, e del fatto che neppure le sedie ergonomiche oggi presenti sul mercato riuscissero a risolvere il mio problema. Poi un amico mi ha stimolato ad inventare qualcosa per risolvere la problematica e così ho realizzato un progetto di sedia con apposito appoggio per il piede, in grado di prevenire davvero tutte quelle sindromi dolorose e contratture che chi opera lavorando per molte ore davanti un pc conosce bene».

Un’ idea che Venier ha iniziato ad elaborare da solo ma che ha potuto realizzare grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, e migliorare attraverso l’apporto di Area Science Park che, nell’ambito del progetto "Ergonomia FVG", ha messo a disposizione la consulenza di Antonio Dal Monte, ergonomo di fama mondiale che ha seguito con attenzione il progetto. Il brevetto, i cui primi 50 pezzi da mettere sul mercato sono in questi giorni in fase di realizzazione, è stato battezzato "Up on a chair"(www.uponachair.com), così come si chiama la ditta guidata da Venier & soci per ora promuovere il prodotto. La sedia ergonomica comprende una pedana per l’appoggio planare, uno degli elementi più innovativi rispetto alle tradizionali sedie ergonomiche che invece prevedono l’appoggio sulle ginocchia.

«L’aspetto caratterizzante della sedia spiega ancora Venier – riguarda la particolare struttura in grado di fornire un poggiapiedi solidale con sedile e schienale. Questo permette una migliore ripartizione del peso del corpo tra sedile, schienale e poggiapiedi. A questa idea e con il supporto di Dal Monte sono stati aggiunti dei dettagli funzionali su sedile e schienale che ne aumentano le prestazioni in termini ergonomici. Un secondo aspetto riguarda lo studio ecodesign effettuato sul prodotto seduta poiché si è lavorato su quelle fasi maggiormente impattanti, quali ad esempio il trasporto e la produzione. A tale scopo si è fatto ricorso a risorse e manodopera locale friulana e alla riduzione dei volumi di imballaggio».

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