Lignano: inghiottito il Pontile di Pineta

Dal MV di oggi
È la località di Lignano Pineta ad aver subito i maggiori danni a causa del vento di libeccio che ha investito tutta la costa del Friuli Venezia Giulia nella notte tra domenica e lunedì e nella mattinata di ieri, con raffiche che hanno superato i 100 chilometri orari. Onde alte un metro e mezzo a riva hanno raggiunto piazza Marcello D’Olivo, inghiottito lo storico pontile della Pagoda e gran parte di arenile. Ieri mattina, dalla "mezzaluna" del piazzale, ancora battutto dalla pioggia, poteva scorgersi l’acqua del mare sommergere completamente il pennello frangiflutti e le onde riversare la sabbia sul parcheggio. «Il lavoro di spostamento della sabbia dalla foce del Tagliamento all’arenile di Lignano Pineta – ha riferito Giorgio Ardito della Lignano Pineta Spa, società concessionaria di quel tratto di arenile -, portato avanti negli ultimi 3 anni congiuntamente con la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Arpa, il Comune di Lignano Sabbiadoro, il Consorzio Marine Lignano e la Lignano Pineta Spa, è stato completamente vanificato. Oltre 100 mila metri cubi sono scomparsi in poche ore, mettendo a rischio la prossima stagione balneare».
Impressionante la situazione, poche centinaia di metri più a est: il pontile a mare di Lignano Pineta sommerso dalle onde e con una parte del camminamento – circa 50 metri – completamente divelto. «È difficile prevedere un ripristino dell’importante infrastruttura turistica per la prossima stagione balneare 2009 – aggiunge, desolato, Ardito -; tra gli oltre 100 mila metri cubi di spiaggia asportata e la distruzione di parte del pontile a mare la prima stima dei danni è di circa un milione di euro». Il pontile di Pineta aveva subìto danni anche nel corso di una mareggiata risalente all’ottobre del 2000, ma in quel caso l’allarme rientrò l’indomani. Non così stavolta: nel primo pomeriggio di ieri, infatti, si è svolto un summit nel centro operativo della Protezione civile del Comune di Lignano Sabbiadoro per un’analisi della situazione, una prima conta dei danni, ma soprattutto per approntare un nuovo piano d’emergenza in vista di una nuova mareggiata, che era attesa per la mezzanotte di ieri. Presenti i rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, oltre che della protezione civile. Danni, a causa della mareggiata eccezionale che ha colpito la località balneare friulana, si sono registrati non solo a Pineta. Tutto l’arenile ha subito la furia del mare, che ha letteralmente eroso la spiaggia, al punto da far parlare di “stagione 2009 a rischio”. Per quanto riguarda i danni alle strutture, la zona più colpita, stando a quanto riferito dal coordinatore della Protezione civile locale, Alessandro Borghesan, è quella del Faro rosso. Meglio dovrebbe andare da domani, stando alle previsioni del servizio meterologico regionale, che sulla costa prevede cielo da nuvoloso a coperto con deboli precipitazioni sulla fascia occidentale, abbondanti sulla Venezia Giulia. Soffierà Libeccio debole o moderato solo al mattino. Per mercoledì sulla costa è prevista nuvolosità variabile e soffierà Borino.

 

4 Risposte a “Lignano: inghiottito il Pontile di Pineta”

  1. aggiornamento del 03/12/2008

    Il giorno dopo l’ondata di maltempo che si è abbattuta con estrema violenza sulla costa, è rientrata l’emergenza anche a Lignano, dove nella notte, fortunatamente, le temute piene del Tagliamento e della Littoranea veneta non ci sono state.Nel pomeriggio di ieri la pioggia ancora non cessava di cadere sulla località turistica friulana, ma il vento di libeccio, secondo quanto riferito dall’Osservatorio meteorologico regionale, era progressivamente calato fino a diventare debole e di direzione variabile sulla costa.

    Per l’assessore regionale alla Protezione civile, Vanni Lenna comunque «al momento non ci sono i presupposti» per lo stato di calamità naturale in Friuli Venezia Giulia, precisando che comunque le valutazioni spettano ai sindaci. E per il primo cittadino di Lignano Sabbiadoro, Silvano Delzotto, il quadro dei problemi originati dal maltempo non riguarda soltanto l’erosione della spiaggia, ma è ben più complesso, interessando anche l’enorme quantità di materiale spiaggiato i cui costi di smaltimento sono enormi e pesano in modo sensibile sul bilancio comunale. Delzotto, tuttavia esclude che la stagione 2009 sia in pericolo, nonostante in ampie zone dell’arenile siano state inghiottite dalla furia del mare diverse file di ombrelloni. «Abbiamo mandato le nostre relazioni in Regione – ha reso noto il sindaco -, segnalando in dettaglio i danni che hanno interessato la città, non tanto nel centro, ma in spiaggia e in diverse altre zone, tra cui il Camping Pino mare, che sorge in riva al mare. Certamente non abbiamo avuto gli allagamenti di Grado, in centro il problema sono gli aghi di pino. Ma la stagione estiva non è in pericolo; sarà meglio di tutte le altre».

    «Non possiamo parlare solo di erosione: un altro enorme problema è il materiale spiaggiato, portato dal Tagliamento e dal mare – aggiunge Delzotto -. Ciò influirà per circa 300 mila euro sul bilancio comunale. È vero che la Regione su proposta del consigliere Galasso si è attivata per venirci incontro, ma è anche vero che a ogni piena ci arrivano migliaia di tonnellate di materiale, anche questo dovrebbe trovare una soluzione. Quindi il danno non solo strutturale alla spiaggia, ma anche economico a tutta la città. Le procedure per smaltire i tronchi e i rami in spiaggia sono complesse e del materiale rischia di finire sotto la sabbia».

    «Fortunatamente un decreto dell’assessore regionale prevede che chiunque, gratuitamente, possa prendere la legna dalla spiaggia, per utilizzarla come crede, il resto però va trattato come un rifiuto e va smaltito».

    La zona maggiormente interessata dalla mareggiata è stata quella di Pineta. Ieri, ritiratasi l’acqua, sono apparsi se possibile ancor più gravi i danni al pontile di Pineta completamente divelto dalla furia del mare per oltre 50 metri. I pali, conficcati nel fondo per oltre 10 metri non hanno retto. Potrebbero essere stati 200 mila i metri cubi di sabbia portati via dall’acqua per un danno che solo a Pineta supererebbe il milione. E anche a Bibione, qualche chilometro in linea d’aria, i danni della mareggiata alla spiaggia sono stati elevati: almeno un milione di euro.

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