Paularo: appello del sindaco Faleschini «Regalate le case perché il paese rinasca»

(d.v. dal MV di oggi)

Ecomuset: il sindaco Faleschini ieri, nel corso della festa, ha lanciato una proposta: «Concediamo – è stato questo l’appello – le case abbandonate a titolo gratuito a chi si vuole accollare l’onere della ristrutturazione». «C’è stato un grande degrado negli anni – ha spiegato –. Ma ciò che ci ha spinti a questa iniziativa è la scelta di alcune persone che hanno capito che a Chiaulis è possibile vivere. Lo scorso anno, infatti, c’è stata un’inversione di tendenza. Gente del Palmarino si è spinta fin quassù per ristrutturare casa, per godere della serenità del posto». L’amministrazione, di concerto con la popolazione, procederà nei prossimi mesi a un censimento delle abitazioni pericolanti. «Parleremo con i proprietari presentando la situazione – ha detto Faleschini –. Le spese di messa in sicurezza rappresentano per queste persone un onere non indifferente. Meglio quindi cedere gratuitamente le case a chi intende ristrutturarle». L’obiettivo è duplice: da un lato recuperare il patrimonio edilizio, dall’altro ripopolare Chiaulis. «Studieremo anche un apposito disciplinare – aggiunge il primo cittadino –. Chiunque intenderà beneficiare di questa concessione gratuita dovrà anche sottostare alle regole di vita del paese. La prima è quella di non lamentarsi degli odori del maiale quando c’è la macellazione, apprezzando invece il clima di festa di questo tipo di eventi che vogliamo riportare nel paese». Nel frattempo, dopo 20 anni, a Chiaulis, c’è stato anche il primo fiocco azzurro: un bel bambino di nome Leonardo, che oggi ha 8 mesi. «Mio figlio vuole restare a Chiaulis – spiega la nonna del piccolo Leonardo, Margherita Menean –. Ha anche ristrutturato il tetto della casa recentemente. Qui, nella nostra piccola frazione – racconta Margherita – si vive bene. C’è tranquillità. Siamo come una grande famiglia e ci aiutiamo a vicenda. E poi non è vero che viviamo fuori dal mondo. Io stessa mi sono trasferita con la mia famiglia da Paularo. E non tornerei mai indietro. A soli dieci minuti siamo a Tolmezzo e in mezz’ora siamo a Udine. A Chiaulis ci sono la natura, i boschi, il sole tutto il giorno, il silenzio, gli animali. È vero, ci sono pochi giovani. Ma in questi ultimi anni vedo tanti nuovi turisti che poi si sono fermati. Questo paese non è destinato a morire. Anzi, può tornare a rivivere». Mariarosa Danelon, 65 anni, di San Vito al Tagliamento, è una delle ultime arrivate, insieme al marito. «Mio nipote ha una casa che non riesce a usarla – racconta –. Inizialmente sono venuta qua per stare tre giorni. Il primo giorno è stato difficile. Ora non riesco più a staccarmi da questo posto. La gente è molto disponibile. C’è pace e tranquillità. Sto meglio che a San Vito. Non avrei mai immaginato. È stata una scoperta unica. L’unico rammarico è che questo posto è poco pubblicizzato. Ma vale la pena visitarlo. Ci s’innamora».

Una risposta a “Paularo: appello del sindaco Faleschini «Regalate le case perché il paese rinasca»”

  1. Però spero che il sig. Sindaco -la cui modernità ammiro- abbia pensato anche di dettare regole precise per chi ristruttura. E’ una cosa di fondamentale importanza, per conservare la beltà dei luoghi, che le opere siano svolte in modo armonico con il resto del paese, così da non creare delle schifezze. Basta andare nelle nostre città per capire cosa intendo. E con questo non voglio dire che si debba per forza rimanere ancorati all’antico: ci sono sapientissimi e bellissimi inserimenti del moderno tra le cose antiche che magari vederne di più….! L’importante è che il senso estetico sia appagato. Sembra voler chiedere molto a chi si accinge a metter mano al portafoglio per una ristrutturazione. In realtà non è così: una schifezza in più non aiuta e i nostri figli la erediteranno …!

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