Paularo: il 18/02, 25/02, 03/03 l’omaggio al “re organo” degli amici della Mozartina

 

Oggi prenderà il via a Paularo la stagione musicale organizzata dagli Amici della Mozartina, che dopo il concerto d’anteprima di dicembre si arricchisce con altri quattro importanti concerti accomunati da un unico filo conduttore: l’organo. Nel corso dei concerti verrà tracciata la storia dell’organaria antica partendo dal monumentale trattato “L’Art du Facteur d’Orgues” del monaco francese Dom Bedos de Celles, passando attraverso gli organi della Mitteleuropa, con particolare riferimento agli strumenti di Austria e Boemia, per tracciare infine un parallelo con gli quelli italiani e carnici. Il “re degli strumenti” avrà al suo fianco il violino, il clavicembalo e il quartetto d’archi, anche se, provocatoriamente, a inaugurare la rassegna sarà il pianoforte.
      Oggi, infatti, Matteo Ziraldo eseguirà, di J.S.Bach, due preludi e fuga tratti dal Clavicembalo ben Temperato (il n.4 in do# min. e il n.8 in mib min.), la sonata Op.10 n.5 in do min di Beethoven e la “Suite nello stile di Händel” K399 di Mozart seguita dalla funambolica “Giga di Lipsia” K574 in sol maggiore. L’organo rappresenta qualcosa di molto significativo per ognuno dei tre sommi compositori: per il Bach organaro e organologo è la magnifica macchina che trasforma le emozioni più profonde in qualcosa che può essere accessibile alla sensibilità delle persone; per Beethoven è lo strumento sul quale si materializzano le primigenite armonie che andranno poi ad animare i grandi concerti e le sinfonie, e Mozart ne parla come il re di tutti gli strumenti. Èè alla luce di quest’ultima considerazione che sabato 25 febbraio il quartetto Gli archi del Friuli e del Veneto composto da Guido Freschi al violio I, Martina Ciullo al violino II, Igor Dario alla Viola e Riccardo Toffoli eseguiranno, con l’organista Alessandro Bozzer, cinque sonate da chiesa di Mozart, un’inedito quintetto dello spagnolo Antonio Soler e il concerto per organo e archi Op.4 n.4 in Fa maggiore di Georg Friedrich Händel.
      Sabato 3 marzo le Variazioni Golberg di Bach, eseguite da Michele Bravin sul grande clavicembalo a due tastiere William de Blaise. Chiude, sabato 10 marzo, il trio violino-organo-clavicembalo composto da Matteo Macoratti, Giuliano Banelli e Francesco Gioia: verranno eseguite tre sonate per violino e organo dell’Op.5 di Arcangelo Corelli. Di Bernardo Pasquini verranno eseguite due rare sonate per organo e clavicembalo nelle tonalità di mi minore e re minore. A chiudere, la prima esecuzione regionale delle quattro sonate di Padre Antonio Soler Para Dos Instrumentos De Tecla sempre con il binomio organo e clavicembalo.
      La rassegna ricorderà anche, nel 250° anniversario della morte, i compositori italiani Francesco Geminiani e Francesco Manfredini. Tutti i concerti si svolgeranno nell’oratorio trecentesco di San Antonio Abate di Paularo con inizio alle 20.30.