Presa banda di Albanesi responsabile furti in Carnia e in Friuli nel 2008

Ne ho parlato io qui quando nessun giornale riportava la notizia. Finalmente i Carabinieri di Tolmezzo e di Udine li hanno presi: si trattava di una banda di Albanesi che terrorizzava gli abitanti del Friuli e della Carnia, in particolare le località di Verzegnis, Cavazzo Carnico, Betania, Tolmezzo e Moggio, con oltre 100 furti compiuti dal 20 maggio al 24 luglio 2008 . La banda era composta da 6 Albanesi compreso uno che faceva da l’autista; erano dei veri ladri molto scaltri: l’agilità, la silenziosità e la capacità di individuare il contante era il loro forte. Si introducevano senza svegliare nessuno da mezzanotte alle 5 di mattina e miravano ai soldi o a piccoli oggetti, ma di valore. Erano dotati di visore notturno e sicuramente non erano alle prime armi, anche se non erano armati e rimanevano poi nascosti nei campi fino a che l’autista non li veniva a riprendere. Oltre che in Friuli avevano agito nche in Piemonte, Umbria e Lazio. Dei sei,  quattro sono stati arrestati e sono in carcere, gli alri due sono fuggiti si presume in Albania. Le modalità con cui attuavano i furti, con i proprietari dell’abitazione presenti in casa mentre erano a dormire, aveva fatto crollare la percezione di sicurezza in tutta la Carnia; proprio per questo motivo i Carabinieri avevano ne fatto un punto d’orgoglio, il risolvere questo caso e … ci sono riusciti.

2 Risposte a “Presa banda di Albanesi responsabile furti in Carnia e in Friuli nel 2008”

  1. Dal MV del 21 settembre

    Sgominata la banda che avevamesso a segno centinaia di furti in tutto il Friuli, in particolare in Carnia. Nei mesi estivi lo stillicidio dei colpi messi a segno nelle case isolate e in alcuni appartamenti aveva creato un certo malumore e grande senso di insicurezza, tanto che furono organizzati incontri a vari livelli coinvolgendo le istituzioni.

    Ora, grazie alla brillante operazione dei carabinieri, denominata “Notti carniche” sono stati arrestati quattro albanesi (uno dei quali già giudicato per direttissima e condannato a un anno di reclusione), mentre altri due componenti della banda fuggicti in Albania potrebbero essere tradotti in Italia quanto prima. In carcere sono così finiti, il 34 enne Marjan Laska, primo ad essere catturato a Novara, poi la “caccia all’uomo” ha permesso di arrivare a quello che viene considerato il capo della banda: Astrit Dodaj detto «Titi» (37 anni), e del suo complice Genci Malci (26 anni). In manette anche Jashar Mera (46 anni) che aveva il compito di autista e che aveva tentato di far fuggire i suoi complici all’inizio di settembre.

    L’indagine, che è stata coordinata dalle Procure della repubblica di Udine e Tolmezzo, e che ha coinvolto quelle di Novara e Perugia è durata oltre tre mesi, con appostamenti e pedinamenti in Veneto – dove era la base dle gruppo – e in Umbria.

    Numerose le incursioni ladresche attribuite al gruppo di albanesi, che hanno operato in Friuli tra il mese di maggio e la fine dell’estate.

    A illustrare i dettagli della brillante operazione sono stati il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Giorgio Salomoni, il capitano Mauro Bonometti, della Compagnia di Tolmezzo e il tenente Fabio Pasquariello del Reparto operativo. Con loro anche il Procuratore Enrico Cavalieri, capo della Procura di Tolmezzo.

    Tutti i colpi, come si ricorderà, venivano messi a segno nel pieno della notte, nonostante nelle abitazioni ci fossero le persone residenti.

    Una sicurezza impressionante quella dimostrata dai ladri, che non hanno mai utilizzato sostanze narcotizzanti, tanto da far temere agli inquirenti che agissero armati.

    La svolta è avvenuta il 26 giugno scorso, quando il gruppo è rimasto coinvolto in un gravissimo incidente stradale, abbandonando la vettura sulla quale viaggiava ma lasciando a bordo le chiavi di una Audi A 4, risultata rubata a Gemona. Sulla base di questi elementi, il primo agosto scorso è stato arrestato a Novara il primo componente, e poi dopo un lungo e paziente lavoro anche gli altri.

  2. 26/09/2008

    L’operazione dei carabinieri denominata “Notti carniche” che ha portato all’arresto di quattro dei sei albanesi responsabili di diversi furti messi a segno la scorsa estate in Carnia ha sicuramente fatto tirare un sospiro di sollievo a molti abitanti del Friuli e di alcune zone della Carnia.

    Le numerose incursioni dei ladri, avvenute fra maggio e luglio 2008 in particolare nelle località di Verzegnis, Cavazzo Carnico, Betania, Tolmezzo e Moggio, avevano indebolito la percezione di sicurezza in tutta la Carnia. L’indagine, coordinata dalle Procure della repubblica di Udine e Tolmezzo con il coinvolgimento di quelle di Novara e Perugia è durata oltre tre mesi. A illustrare i dettagli dell’ operazione sono stati il Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Colonnello Giorgio Salomoni, il Capitano Mauro Bonometti, della Compagnia di Tolmezzo e il Tenente Fabio Pasquariello del Reparto operativo assieme al Procuratore Enrico Cavalieri, capo della Procura di Tolmezzo. A loro sono andati i ringraziamenti del Sindaco Cuzzi, che ha voluto esprimere la sua soddisfazione rispetto alla soluzione di quello che ormai era diventato un “incubo” che aveva portato molti cittadini a “dormire con un’arma vicino al letto, rischiando il peggio”.

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