Tolmezzo: all’Isis Paschini durante “Scuola aperta” gli ex allievi dicono la loro sull’Istituto

Si può misurare la qualità di una scuola? Per taluni è un’operazione inattuabile, per altri inutile, per altri invece imprescindibile per poter affrontare le sfide del mondo contemporaneo. Di certo è un’operazione complessa. Da anni in Italia e in Europa si stanno testando strumenti per individuare criteri di valutazione dei sistemi scolastici, così da comprendere quali siano i punti di forza da consolidare e quali le criticità da superare.

Anche all’Isis “Paschini” di Tolmezzo si è sentita l’esigenza di procedere verso un continuo miglioramento dell’offerta educativa e didattica attraverso una costante verifica dei risultati formativi raggiunti.

Per questo, accanto agli esiti positivi ottenuti nelle prove Invalisi e nei test Ocse-Pisa, durante quest’anno scolastico il collegio dei docenti ha deciso di coinvolgere gli ex allievi nella valutazione del loro percorso di studi.

Attraverso il passaparola circa un centinaio di ex studenti del liceo scientifico degli ultimi 10 anni ha avuto modo di rispondere a una serie di domande in cui si è chiesto se: la preparazione culturale e civica fornita dal liceo sia stata appropriata; quanto il livello di preparazione sia stato adeguato, a confronto con coetanei provenienti da altre scuole; quale l’impegno richiesto e quello profuso; e soprattutto quanto il percorso “paschiniano” abbia fornito gli strumenti culturali di base per affrontare gli studi o le attività professionali successivi.

I risultati dei questionari saranno presentati sabato prossimo 18 gennaio durante il secondo appuntamento di “Scuola aperta” che si svolgerà dalle ore 15.00 alle 18.00 presso le due sedi del “Paschini” (liceo scientifico e classico) e del “Marchi” (liceo linguistico e delle scienze umane). Per i ragazzi che stanno scegliendo la scuola superiore e per le loro famiglie sarà un’ulteriore opportunità per conoscere la qualità dell’offerta formativa dell’istituto tolmezzino.

Da una prima lettura dei dati, si può rilevare quanto gli ex allievi del liceo scientifico valutino con positività la formazione conseguita. Oltre la metà di loro, ad esempio, ritiene che il ruolo complessivo della scuola nella propria formazione di cittadini sia stata «importante» (45%) o «fondamentale» (18%), mentre il 67% ritiene che abbia fornito gli strumenti culturali di base («importante» 43%, «fondamentale» 24%).  Per quanto riguarda l’esame di stato, il 23% degli ex allievi dichiara di non aver avuto difficoltà nell’affrontarlo, mentre per il 49% le prove d’esame richiedevano il «giusto impegno». Nel confronto con altri compagni provenienti da scuole diverse, il 55% dichiara che il livello della preparazione, al momento del diploma, è stata «paragonabile», mentre per il 39% è stata «migliore» o «decisamente migliore». Infine, alla domanda se la scuola superiore abbia permesso di affrontare in modo adeguato gli studi successivi, il 37% degli ex “paschiniani” ha affermato di «non aver avuto particolari difficoltà rispetto ai compagni di corso» e il 33% che «alcuni aspetti dei corsi frequentati erano già stati affrontati a scuola».