Tolmezzo: dopo la manifestazione del 15/01/, le reazioni del Presidente Tondo, Cuzzi, Barazzutti, Cacitti e il silenzio di Zearo


f.to www.altofriuli.com

Elettrodotto, il giorno (o i giorni) dopo la grande manifestazione di sabato 15/01/2011. Si susseguono le prese di posizione e in molti casi (come ad esempio quella del consigliere regionale Picco) ci si aspetta che ci siano delle conseguenze sul piano interno ai vari partiti se non addirittura delle vere e proprie rese dei conti. L'unico a non parlare ancora è il sindaco di Tolmezzo Zearo che pare essere il più "coinvolto" dal punto di vista emotivo sulla manifestazione che ha seguito da una finestra del municipio, mentre la folla spesso direttamente o indirettamente, lo contestava. Di seguito il pensiero del Presidente della Regione Renzo Tondo, dell'ex sindaco di Tolmezzo Cuzzi, di Barazzutti Movimento Mont e del consigliere regionale Cacitti

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Il Presidente della Regione sciglie il silenzio e dice la sua sulla mobilitazione indetta da Carnia in movimento: Tondo esprime rispetto per la manifestazione che comunque ha portato in piazza un sacco di persone. Tuttavia riscontra  un atteggiamento poco costruttivo e una banalizzazione della comunicazione in un semplicistico no all'acqua privata e no elettrodotto: Ma bisogna vedere quale modello di sviluppo diamo al territorio. Siamo in democrazia e bisogna rispettare i modelli istituzionali: quando Illy e Marsilio  proposero l'elettrodotto, Tondo sosteneva che la scelta giusta fosse che i comuni sosteneresso le infrastrutture partecipando alla gestione e traendone un beneficio dalla ricaduta degli investimenti. Quello che sostiene ancora adesso, conclude il Presidente.


dal MV di oggi

 

 

Non è passata sotto silenzio la presenza dell’ex sindaco di Tolmezzo Sergio Cuzzi alla manifestazione di sabato nel capoluogo carnico contro l’elettrodotto aereo Würmlach-Somplago, alla quale hanno partecipato più di tremila persone per esprimere contrarietà al progetto. Una posizione coerente con quanto da lui precedentemente sostenuto da primo cittadino di Tolmezzo, assieme alla sua compagine amministrativa, ma che non corrisponde a quanto deliberato negli ultimi mesi dall’attuale amministrazione comunale di Tolmezzo.
«Tengo a precisare – afferma Cuzzi – che la mia presenza alla manifestazione non aveva nessun significato polemico nei confronti degli amministratori comunali di Tolmezzo e del sindaco in particolare. Ma ho fatto una valutazione in autonomia, personale e sono arrivato ad una conclusione. Io per salvare posti di lavoro ho pagato un prezzo abbastanza salato e la vicenda non è ancora conclusa» ha detto Cuzzi, riferendosi agli strascichi giudiziari legati alla vicenda del depuratore della cartiera Burgo di Tolmezzo dove l’intento dell’allora primo cittadino era la salvaguardia dei posti di lavoro, «obiettivo raggiunto nell’immediato – ammette – ma su cui non si hanno certezze nel medio-lungo termine, nonostante la grossa spesa di denaro pubblico» per il depuratore.
Ciò accanto a un grande costo personale, anche in termini di amarezze, «per qualcosa che potrebbe essere vanificato da un giorno all’altro. Ho dovuto ingoiare – spiega poi Cuzzi – non pochi rospi per tener collegato, per il ruolo che ha, Tolmezzo alla Carnia, anche quando c’erano atti di scortesia politica nei confronti di Tolmezzo e del suo sindaco. E questo perché l’ho sempre ritenuto importante. Se scollegata dalla Carnia, Tolmezzo perde il suo senso politico, è una delle tante cittadine di 10 mila abitanti della regione».
«Non sono affatto convinto che questo grande sacrificio richiesto alla Carnia, l’elettrodotto aereo – continua Cuzzi – sarà compensato davvero da posti di lavoro e da altre garanzie. Non vorrei che fossero solo fumose promesse. Tacendo e appartandomi non me la sentivo di avvallare questa cosa. I carnici sanno anche essere disincantati, non cadere in certi trucchetti. Sono contento di aver partecipato a una manifestazione di sicuro allegra e rumorosa, ma civile e rispettosa. Una manifestazione molto partecipata. L’importante è lo spirito dei partecipanti: il futuro li riguarda. Ce n’era gente di Tolmezzo a dimostrazione del fatto che non è vero che Tolmezzo se ne frega dei problemi della Carnia. Per me la posizione giusta era quella votata all’unanimità dal Consiglio comunale di Tolmezzo e dalla Comunità Montana della Carnia», che ha detto no all’elettrodotto aereo.

 
No – si- no- ma – ni» Franceschino Barazzutti di Movimento Mont attacca su tutti i fronti a difesa dell’ambiente contro il progetto dell’elettrodotto Adria Alpe Energy e del pompaggio delle acque del lago di Cavazzo in quello di Verzegnis di Edipower. Se la prende con l’amministrazione di Cavazzo Carnico, «dove fui amministratore per 18 anni nel periodo post terremoto». Rammaricandosi di come il Comune non ha, a suo parare, saputo far tesoro degli insegnamenti passati, Barazzutti tuona contro gli amministratori comunali attuali che svenderebbero il loro territorio per una manciata di denari. «Leggo i verbali del comune di Cavazzo Carnico sull’elettrodotto dal 2005 sino a oggi: un secco “no” è sempre stato ribadito al progetto Pittini-Fantoni». Poi, improvvise, nel 2010, due delibere di giunta “prese da tre persone” in cui si cambia parere e passa la linea del “Si, ben venga l’elettrodotto”. «A Paluzza don Angelo Zanello- ricorda Barazzutti- ha parlato delle mercificazioni delle compensazioni cui sono andati incontro alcuni comuni. Il sindaco di Tolmezzo Dario Zearo ha denunciato quanti, fra i suoi colleghi, si schieravano con i comitati contro l’infrastruttura, ma poi si accordavano su compensazioni». Pare che uno di questo comuni sia l’alleato di Tolmezzo, proprio il comune di Cavazzo Carnico. «Nella seduta, questa volta del consiglio del comune del lago- precisa il presidente di Moviment Mont – del 23 novembre, al punto 4, il SI, diventa No e poi NI». Il sindaco illustra, si legge nel verbale, che per quanto concerne il progetto dell’elettrodotto viene proposta una compensazione di 6 milioni di euro, da spartire, la metà, fra tutti i comuni interessati in 10 anni. L’altra metà sarà ripartita ai comuni in base «delle zone maggiormente penalizzate dall’impatto ambientale dell’opera». A Cavazzo spetterebbero quindi 830 mila euro complessivi, una «proposta che fa ridere ed è offensiva, per cui- prosegue il verbale – assieme a Tolmezzo, saremo costretti a presentare una nuova proposta anche in considerazione dell’inerzia delle altre amministrazioni interessate». «Se la nostra proposta – prosegue Dario Iuri – non avrà seguito, sarà convocato un nuovo consiglio dove verrà manifestata la contrarietà al progetto». «Ma- si interroga Barazzutti – come mai il sindaco ha dato parere favorevole dal punto di vista ambientale? L’elettrodotto crea un impatto ambientale o non lo crea? O si tratta solamente di una questione di soldi, come anche nel caso del progetto Edipower?».

No comment del sindaco di Tolmezzo, Dario Zearo, sulla manifestazione di sabato. Interviene invece il consigliere regionale Luigi Cacitti, criticando il collega Enore Picco: «Ha approfittato della manifestazione per attaccare le amministrazioni comunali della Conca tolmezzina. È un fatto grave che spero abbia conseguenze». Cacitti poi riconosce a Renato Garibaldi di aver organizzato bene la manifestazione e di aver saputo portare tanta gente in piazza. «Il motivo è però legato molto alle tematiche del settore energetico e dell’acqua, che fanno presa sull’opinione pubblica e sulle quali la politica dovrà fare delle scelte e sta facendo le dovute valutazioni. La gente – per Cacitti – non è informata in maniera corretta e questo forse è anche causa della politica. Siamo forse troppo concentrati nel cercare le soluzioni e ci dimentichiamo di comunicare quello che si fa».
Cacitti nega ipotesi di pressioni sulla Chiesa di Tolmezzo, grande assente della manifestazione, e parla di un recente incontro organizzato dal Comune di Tolmezzo con i parroci «dove si è deciso di affrontare le tematiche assieme per arrivare ad una decisione condivisa». Sulle ventilate ricadute occupazionali dice: «Secondo me la gente sbaglia a guardare al passato. Noi vogliamo ragionare bene per vedere se ci sono risvolti positivi sul territorio. Oggi il problema è almeno mantenere il livello occupazionale che si ha». No comment di Cacitti, ex vicesindaco di Tolmezzo, sulla presenza alla manifestazione del suo ex sindaco Sergio Cuzzi. Sulla presenza austriaca afferma: «Il problema è al di là del confine. Usino la loro forza per piegare la società che distribuisce l’energia in Austria alla soluzione interrata. Se Pittini, Fantoni, Burgo presentano un progetto di interrato, la Regione non dirà mai no».