Tolmezzo: inaugurazione mostra antologica dedicata allo scultore Giulio Cargnelutti

 

La Città di Tolmezzo, in collaborazione con la Galleria Artesegno di Udine, il sostegno della Provincia di Udine, della Comunità Montana della Carnia, il Consorzio BIM Tagliamento, il Consorzio Boschi Carnici, organizza una mostra antologica dedicata allo scultore Giulio Cargnelutti (Tolmezzo,UD; 1912-2007) di cui quest’anno ricorrono i cento anni dalla nascita. La rassegna, che verrà inaugurata il 18 novembre prossimo, alle ore 11.00, sarà allestita presso le sale del Palazzo Frisacco di Tolmezzo e sarà aperta al pubblico sino al 6 gennaio 2013.

In mostra si potranno ammirare oltre sessanta opere e una trentina di disegni che ripercorrono l’intero arco creativo dell’artista. Nella lunga vita di Cargnelutti, un elemento costante e caratterizzante è stato il suo intimo, profondo rapporto con la materia: sia essa il rame, la pietra, il bronzo, variamente utilizzata per esprimersi.

A partire dagli sbalzi in rame dei primi anni Cinquanta, le sue figure, in sintonia con i lessici novecentisti, sono tonde e piene, inserite in contesti corali che sono eloquenti di un mondo di intimi affetti, da sempre fonte ispirativa primaria nell’immaginario dell’artista. Negli anni Sessanta e Settanta queste forme si allungano e, memori di un’antica armonia gotica, si tendono in positure quasi danzanti alla ricerca di  una sintesi espressiva personale in cui permangono le coordinate concrete del linguaggio figurativo.

Intanto al rame va ad aggiungersi la sperimentazione plastica a tutto tondo sulla pietra, dove pare quasi che Cargnelutti intervenga ‘lievemente’, asportando e riportando alla luce quanto l’inerte materiale aveva in sé preziosamente conservato attraverso i secoli.

Infine, dopo l’asperità e la porosità della pietra, lo scultore non poteva non cimentarsi nella modellazione della creta, con la resa finale della fusione in bronzo. In queste opere, piene e mature, si respira l’esperienza creativa di tutta una vita. Rivivono i toni caldi del rame e la forza ancestrale della pietra, armonicamente coniugati nelle sinuose, ma al tempo stesso sintetiche, severe e decise forme di queste piccole ed intense figure bronzee.

I temi ispirativi sono quelli cari allo scultore, che da sempre lo hanno accompagnato nel suo coerente itinerario di artista: la maternità, la musica, la danza, i momenti salienti dell’iconografia cristiana, con un’attenzione per il corpo femminile, esaltato nelle sue qualità interiori di potenza e di grazia.

Per l’interessamento della moglie Eugenia, che gestì la Galleria d’arte ‘Il Ventaglio’ di Udine con continuità dal 1966 al 1988, Cargnelutti partecipò a numerose mostre in Italia e all’estero, ultima, in ordine di tempo, l’antologica realizzata nel 1991-92 inoccasione del suo ottantesimo compleanno, nelle sedi di Tolmezzo e Udine.

Sue opere si trovano in prestigiose collezioni pubbliche e private: una serie di pannelli in rame nella Casa di Riposo di Tolmezzo e nel consultorio di Comeglians; tre Via Crucis di cui una per la chiesa di San Rocco di Udine, una per il Tempio di Cervignano e la terza nella Cappella POA di Piani di Luzza, un grande tondo con putti musicanti nell’Ospedale Civile di Tolmezzo.

 

La mostra Giulio Cargnelutti cento anni, grazie alla collaborazione degli eredi, propone una selezione accurata e ragionata delle sculture dell’artista ed è accompagnata da un catalogo storico-critico che mette in risalto l’evoluzione stilistica e le declinazioni espressive adottate da Cargnelutti nel corso del suo lungo percorso artistico.

Palazzo Frisacco, Via Del Din, 7, 33028 TOLMEZZO. Orari di apertura: tutti i giorni da mercoledì a lunedì: 10.30/12.30  17.00/19.00, chiuso il martedì.

Info-contatti: [email protected] +39 0432 512642