Trivignano: strade interrotte, paese irraggiungibile per ore


di Monica Del Mondo dal MV di oggi

Per almeno un paio d’ore (dalle 18.30 alle 21 circa) il territorio di Trivignano Udinese è rimasto isolato: raggiungerlo era impossibile in quanto tutte le strade di collegamento risultavano impercorribili. «Il nostro comune – dichiara il sindaco Roberto Fedele – sembrava un’isola in mezzo al mare. Campagna, strade, piazze erano allagate. A Clauiano piazza Giulia non si riusciva neppure a vederla»
Situazioni critiche in via dei Casali, via Aquileia, via Roma, via Palma, via Lovenza, via Maniago. I canali che fiancheggiano la provinciale Triestina sono tracimati e lo stesso si deve dire per quelli della zona di via Selda e dei casali Fornaciata. In alcune zone l’acqua ha raggiunto anche i 50-60 cm.<br />
Il sindaco riferisce che l’emergenza è durata fino alle 3; poi con l’attenuarsi delle piogge, l’acqua ha iniziato a defluire. Sul territorio comunale 7-8 abitazioni hanno registrato l’acqua in casa: in alcuni casi si è trattato di un’infiltrazione leggera al piano terra, ma in altri la situazione era proprio critica. «In una casa di via San Marco – racconta – circa 60 cm d’acqua hanno invaso il piano terra. Con la protezione civile siamo entrati in casa dal primo piano per portare aiuto alla persona che vi abita».

 

Mobilitati gli uomini della squadra locale che sono anche stati supportati dai colleghi di Santa Maria la Longa. I volontari hanno provveduto a segnalare le situazioni a rischio, a portare aiuto alle persone in difficoltà, a distribuire sacchetti di sabbia alle famiglie delle zone più critiche per aiutarle ad arginare l’ingresso dell’acqua in casa, a liberare dalle ramaglie e dai detriti i canali. «In diverse zone infatti – spiega Fedele – l’acqua che dalla campagna si è riversata nei canali, portando con sé molto materiale e aggravando la situazione».
Isolate nei collegamenti, ma senza ulteriori danni, le frazioni di Merlana e Melarolo. Ieri il sindaco ha effettuato con i tecnici del Consorzio Ledra Tagliamento, un sopralluogo per analizzare i punti critici. «Siamo molto preoccupati – dichiara – perché la situazione idrografica del territorio presenta numerose fragilità e con i tecnici abbiamo visto quali migliorie si possono portare al progetto del nuovo canale scolmatore le cui opere ci auguriamo partano al più presto. Il problema più grosso nel nostro territorio è a valle di Clauiano, all’altezza del depuratore. Lì la fognatura va talmente in pressione che i tombini si sollevano. E c’è anche da risolvere il problema della manutenzione dei canali realizzati: occorrono uomini, mezzi, attrezzature e interventi continui di cui il comune non può farsi carico anche perché i chilometri di canali sul nostro territorio sono tanti».
Fedele è categorico: «Qui servono opere di portata straordinaria in quanto la rete idrografica attuale è insufficiente a garantire la sicurezza degli abitati».

Una risposta a “Trivignano: strade interrotte, paese irraggiungibile per ore”

  1. Aggiornamento del 10/11/2010

    Sicuramente la quantità di pioggia caduta domenica è stata molto abbondante e ha creato difficoltà non soltanto a Trivignano, ma alcune considerazioni sono necessarie per dare un quadro corretto della situazione ed evitare il ripetersi di errori e mancanze che poi, in situazioni di emergenza, possono costituire pericolo per la popolazione»: così la capogruppo di minoranza Anna Maria Zuccolo che rimarca come, negli anni passati, piogge altrettanto torrenziali non abbiano causato gli stessi problemi.
    All’indomani dell’emergenza maltempo, che ha creato problemi e disagi a Trivignano, è polemica: «In quei casi – dichiara la capogruppo di minoranza – i canali hanno tenuto, la fognatura ha aiutato il deflusso, mezzi e uomini della squadra di Protezione Civile sono usciti con segnaletica e pompe prontamente. Questa volta, ciò non è accaduto e dobbiamo chiederci perché. Il canale scolmatore che arriva dal comune di Pavia ha lo scopo di raccogliere l’acqua per tenere in asciutto la Ledra, che così può ricevere le piogge consistenti e l’acqua che arriva dalla campagna. È chiaro che se il canale è pieno di ramaglie o se non si regolano opportunamente le paratie che mettono in comunicazione i canali, gli stessi non possono svolgere il loro compito».
    Per quanto riguarda la rete fognaria, che il sindaco ha indicato come uno dei punti su cui intervenire per affrontare questa emergenza degli allagamenti, la Zuccolo evidenzia che «in alcune zone del territorio, è stato sufficiente, per permettere il deflusso dell’acqua, che i cittadini alzassero i pozzetti e li pulissero da foglie e detriti». La capogruppo rimarca anche che il Comune è costantemente informato sulle situazioni meteo e quindi può attivarsi in tempo per fronteggiare l’emergenza.
    «Come mai allora – dice – se il territorio comunale era già in crisi alle 18.30, gli uomini della protezione civile sono stati chiamati dal coordinatore locale solo verso le 20, quando ormai alcuni di loro erano già andati in soccorso di qualche vicino in difficoltà, ma sulla base della loro buona volontà e non perché chiamati da chi dovrebbe organizzare il loro intervento. E non mi riferisco solo al coordinatore, ma anche e soprattutto al sindaco, che è il responsabile della squadra, e agli assessori coinvolti per competenza: quello alla Protezione civile e quello ai Lavori pubblici».
    Il gruppo di opposizione infine conclude: «Se poi la situazione è così grave come afferma il sindaco e se sono necessari interventi importanti sul territorio, Fedele utilizzi quei 400.000 euro di avanzo di bilancio che vuole impiegare per l’intervento, inutile, sul campo sportivo e faccia invece opere a difesa del territorio e dei suoi abitanti».
    Monica Del Mondo

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