Zoncolan: Basso-Pellizotti provano la salita nella neve

Basso, Pellizotti e Kiserlovski. Anteprima

dal sito www.gazzetta.it

Basso e Pellizotti, sfidando la neve, hanno provato la tappa dello Zoncolan. Scortati dal croato Robert Kiserlovski, uno scalatore di 23 anni, hanno percorso gli ultimi 90 chilometri, la parte cruciale della Mestre-Zoncolan, 218 km, in programma il 23 maggio. Hanno pedalato per quattro colli: la Sella Chianzulan, 954 m, che è preceduta dallo strappo di Clauzetto, il temibile Passo Duron, 1076 m , una salita inedita di 4,3 km con un dislivello di 428 metri al 10% di pendenza media, con punte iniziali del 18%, la Sella Valcalda, 958 m, e l’inizio dello Zoncolan, la micidiale rampa finale di 10 chilometri all’11,9% di pendenza media con punte al 22%.

accoglienza dei bambini — La voce che i due assi della Liquigas stavano provando la tappa è rimbalzata di paese in paese. Così Basso e Pellizotti hanno avuto incontri stupefacenti di strada. A Paularo ai piedi del Passo Duron i bambini delle scuole si sono allineati lungo la strada, per questo aperitivo del Giro, con i palloncini rosa e gli striscioni inneggianti all’"enfant du pays" Pellizotti. C’erano anche i cugini del corridore, Silvia e Thomas. Quest’ultimo, 13 anni, ha promesso che le compagne di scuola reciteranno da ragazze pon-pon il giorno del Giro. La festa del paese durerà tre giorni e, tra l’altro, riscoprirà gli antichi giochi carnici. Giochi poveri e semplici, capaci però di educare la fantasia e l’ingegno, come la "pleca", i "cerchi", il "burrul", i "battons", il "pindul", il "nicchil". Il Giro, lì, è l’occasione per ritrovare le radici e le tradizioni.

giorgio di centa — C’era curiosità e passione intorno a Pellizotti e Basso. A Treppo Carnico lungo la strada c’era perfino Giorgio Di Centa, campione olimpico della 50 chilometri ai Giochi di Torino, appena tornato da Vancouver. Pellizotti, riconoscendolo ha frenato e anche Basso si è fermato per un abbraccio e una foto ricordo. Di Centa ha rivelato di essersi preparato sullo Zoncolan: "Anzi mi sono battuto una pista scendendo fino alle gallerie".

neve e considerazioni — Un terreno oggi tabù per le bici. Dopo un paio di chilometri la neve ha impedito la salita in bicicletta. "Lo Zoncolan lo conoscevamo già. Era importante vedere le parti che non conoscevamo. Il Duron è impegnativo nella parte iniziale. La discesa è insidiosa. Ci sono molti tratti delicati", ha detto Ivan Basso. "Quel giorno voglio essere protagonista", è stata la promessa di Pellizotti. E’ stato un viaggio nella bellezza. "Il Friuli è molto bello. C’è bella gente. Spazi verdi. Natura intatta", ha replicato Basso. Le ruote hanno sfiorato i bucaneve, le campanelline invernali, i crochi, le primule. Si udiva il canto delle cince e le cesene frullavano. E la lepre ha lasciato le sue impronte sopra la neve, lì dove arderà la battaglia sulle spire della strada, rese incandescenti dal tifo.