Zuglio: al “Bacio delle croci” la messa con il vescovo nunzio in Siria

di Gino GRillo.
Fra i partecipanti alla salita al colle di San Pietro per la tradizionale festa del Bacio delle croci che si tiene nel giorno dell’Ascensione, ieri a Zuglio c’era anche il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, che ha raggiunto il Plan da Vincule con il sindaco Battista Molinari. I fedeli, quasi un migliaio, dopo essersi raccolti nel fondovalle nei pressi del resti dell’antica Iulium Carnicum, si sono avviati in processione verso la matrice della Carnia, meta raggiunta in poco più di un’ora, comprese le soste per momenti di preghiera e di meditazione. Nel Plan da Vincule, sottostante la pieve di San Pietro, il momento clou della giornata: qui il prevosto Giordano Cracina ha chiamato, una a una, le croci astili delle chiese carniche giunte a rendere omaggio alla “madre”, croci adornate dai fiocchi colorati posti dalle spose dei vari paesi, per il tradizionale atto di sottomissione. Un legame, quello delle croci, che si perde nella notte dei tempi, da quando cioè Zuglio divenne sede vescovile tra il IV e il V secolo dopo Cristo per volontà del vescovo aquileiese Cromazio. Alla fine della suggestiva cerimonia, i fedeli si sono ritrovati nella chiesa di San Pietro dove l’arcivescovo titolare della pieve di San Pietro, nunzio apostolico in Siria, Mario Zenari, monsignor Cracina e i canonici di San Pietro hanno celebrato la messa. Nell’omelia, il presule ha ricordato il valore della cerimonia e dell’aggregazione fra le varie genti. Una tradizione che deve essere mantenuta come tutte le usanze, vero collante e base del successo di una zona. Concetti confermati dal presidente Fontanini e dal primo cittadino Molinari. A fine cerimonia, è stato offerto un rinfresco a base di prodotti tipici locali, fra i quali i celebri cjarsons, specie di agnolotti ripieni di erbe locali e spezie, nella vicina Polse di Cougnes. Per l’occasione, nel fondovalle è rimasto aperto pure il Museo archeologico che conserva molte vestigia di Iulium Carnicum.