Zuglio: educare alla custodia dell’ambiente, in occasione della “Giornata per la salvaguardia del creato”

 

a cura di Coordinamento regionale Proprietà collettiva Friuli-V. G.

Sollecitate e spronate da Papa Francesco, che ha fatto della “Custodia del Creato” uno dei capisaldi della sua missione, le Comunità cristiane stanno riscoprendo il dovere e l’urgenza di affrontare concretamente la “Questione ecologica”, con i suoi risvolti economici, etici ed antropologici. Su questo solco, si colloca la “Giornata per la salvaguardia del creato”, indetta per la prima volta 8 anni orsono dalla Conferenza episcopale italiana (Cei) e da 4 anni celebrata anche nell’Arcidiocesi di Udine, grazie all’impegno dell’Arciconfraternita dello Spirito Santo “Pieres Vives” di San Pietro di Zuglio e del Coordinamento regionale della Proprietà collettiva (www.friul.net/vicinia.php).

L’appuntamento del 2013, prendendo lo spunto dal messaggio inviato alle Chiese italiane per l’occasione e intitolato “La famiglia educa alla custodia del Creato”, affronterà il tema “Educare alla custodia del creato”. Domenica 1° settembre alle 18.30, presso il centro di spiritualità “Polse di Côugnes”, che sorge a poca distanza dalla Pieve matrice di Zuglio, il professore di teologia e filosofia dello Studio teologico interdiocesano di Castellerio, don Federico Grosso, presenterà il volume “Custodire il Creato – Teologia, Etica, Pastorale”, nel quale l’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro e il Servizio nazionale per il Progetto culturale della Cei hanno raccolto gli studi più aggiornati e i piani pastorali più efficaci per sollecitare una responsabilità attiva per il Creato a livello personale, familiare e comunitario e per rinnovare la prassi delle Parrocchie e delle Diocesi italiane in questo ambito.

La necessità di tale rinnovamento personale e comunitario è stata ribadita da Papa Francesco anche in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente. «Quello che comanda oggi – ha denunciato il Pontefice – non è l’uomo, è il denaro; i soldi comandano. E Dio nostro Padre ha dato il compito di custodire la terra non ai soldi, ma a noi: agli uomini e alle donne. Noi abbiamo questo compito! Invece uomini e donne vengono sacrificati agli idoli del profitto e del consumo: è la “cultura dello scarto”».

Il relatore della conferenza del 1° settembre, don Federico Grosso, è prete dal 2002 e vicario parrocchiale a Gemona dal 2006. Ha conseguito il dottorato in teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma ed insegna, oltre che a Castellerio, presso l’Istituto di scienze sociali e religiose di Udine.

La sua riflessione su “Questione ecologica” ed educazione si inserisce nel percorso di approfondimento avviato nel 2010 dal biblista monsignor Rinaldo Fabris (“La proprietà della terra nella Bibbia”) e proseguito dallo studioso di Letteratura cristiana antica, Alessio Persic (“La proprietà della terra nei Padri della Chiesa”), nel 2011.

Lo scorso anno, l’Arciconfraternita dello Spirito Santo “Pieres Vives” e il Coordinamento regionale della Proprietà collettiva hanno ospitato a Zuglio l’Archimandrita Atenagora Fasiolo e le Monache e i Cantori del Monastero di Santa Barbara di Montaner (Tv), che hanno solennemente celebrato il “Vespero ortodosso per la Protezione dell’Ambiente”, composto sul monte Athos, in Grecia, dal monaco Gerasimo.

 

 

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