Tarvisio: sfilata KRAMPUS e mostra fotografica di Ciussi

 Krampus, figure mitiche, uomini – caproni, diavoli dalle sembianze animali muniti di corna e ricoperti di piume e di pellicce. Si aggirano per le strade, con le loro facce coperte da maschere paurose, cercando i bambini cattivi. Queste facce diaboliche liberano paure che, per tutto il resto dell’anno, restano nascoste. I Krampus seguono San Nicola per le vie del paese. San Nicola è un santo importante perché è il protettore di varie categorie: marinai, pescatori, farmacisti, profumieri, bottai, bambini, scolari, avvocati, commercianti, mercanti e ragazze da marito per una leggenda che lo riguarda e che racconta che per tre volte recò doni di oro a tre fanciulle povere affinché si potessero sposare. I Krampus vagano al suono di campanacci e catene, provocando rumori che incutono paura. I ragazzini si tappano in casa, i più grandicelli spiano l’arrivo dei Krampus che si fanno annunciare da assordanti suoni. Una delle regole dei Krampus è che la maschera che indossano non deve mai essere tolta in pubblico e gli spettatori non devono assolutamente cercare di toglierla per evitare il disonore a chi la indossa. A Tarvisio, Pontebba (dove prendono il nome di Spitz Parkli) e, in genere, nelle zone che confinano con Paesi di lingua tedesca, questa tradizione è viva, attesa e ogni anno nuova. Nel Tarvisiano la manifestazione comincia con l’esibizione dei gruppi di Krampus della Valcanale, Carinzia, Slovenia e Alto Adige, dove questa usanza è mantenuta con orgoglio. Oggi, a Cave del Predil con inizio alle 18, i Krampus sfilano uscendo dalla miniera per raggiungere la piazza e distribuire doni e dolciumi e, per gli adulti, vin brulè. Domani saranno a Tarvisio Basso, Tarvisio Alto e Piazza Unità a partire dalle 16.30. Al loro arrivo saranno accompagnati dalle note di “Una notte sul monte Calvo” di Modest Musorgskij, musica che contribuirà certamente a rendere angosciante e sinistra l’atmosfera. A Fusine in Val Romana, Camporosso, Tarvisio Centrale ancora Krampus che, a Rutte Piccolo, escono dal bosco. A Coccau, nella chiesa di San Nicola, alle 17 la messa con l’arrivo del Santo e del suo corteo di diavoli. Anche i Krampus hanno la loro leggenda. Si racconta che un tempo, nei periodi di carestia, i giovani dei paesi di montagna si travestivano con pelli e corna di animali per essere del tutto irriconoscibili e andavano a rubare le provviste nei paesi vicini. Si accorsero però che tra loro c’era il diavolo in persona che venne riconosciuto perché aveva, al posto dei piedi, zampe di caprone. Fu chiamato il vescovo Nicola per esorcizzare la sinistra presenza. Sconfitto il diavolo i giovani, ancora travestiti da demoni, sfilavano per le strade dei paesi non più a depredare, ma a portare doni e ammonire i bambini disubbidienti. Ad un certo punto della sfilata San Nicola scompare lasciando libero sfogo agli incontrollati demoni che rispondono alle provocazioni dei ragazzi e gli inseguimenti possono durare anche per ore, fino a tarda sera. Oggi i Krampus sono un’attrazione, una curiosità, un modo per divertirsi rispettando le antiche tradizioni, un modo, anche, per “spaventare” i bambini, per punirli delle loro malefatte o per premiarli per la buona condotta.